Il più bel film del 2019 esce on line. “Un amico straordinario”

Antonio Amorosi – – Volete vedere il più bel film del 2019? (nel 2020 è uscito ancora bene poco data la pandemia). La domanda non è retorica perché lo stato di grazia cinematografico chiamato “Un amico straordinario” (A Beautiful Day in the Neighborhood) della statunitense Marielle Heller, mai uscito nei cinema italiani causa Coronavirus, inizierà ad essere trasmesso sulle piattaforme on line dal 23 settembre prossimo (Sky compresa).

Il film, già disponibile in streaming in lingua originale (doveva entrare nelle sale il 5 marzo 2020) e sottotitolato ma sui siti pirata è un viaggio dove rabbia e risentimento (quella del giornalista Lloyd Vogel, interpretato da Matthew Rhys) si scontrano con la magia della gentilezza (quella di Fred Rogers, interpretato da un superbo Tom Hanks).

Nel 1998 Fred Rogers, pastore protestante, è il presentatore di un programma per bambini, Mister Rogers’ Neighborhood, dove racconta a grandi e piccini gli aspetti più significativi della vita, anche quelli più controversi e drammatici, ma con una dolcezza e una tranquillità disarmanti da renderlo uno dei personaggi più amati negli Stati Uniti. Il giornalista di Esquire Lloyd Vogel, da poco diventato padre, si ritrova assegnato il compito di tracciarne il profilo per un ritratto. Ma lui è un giornalista investigativo. Infastidito e rancoroso si ritrova in un mondo sconosciuto. Una storia vera commovente e profonda che si muove su registri cinematografici quasi lunari, se paragonati al cinema dei nostri tempi intriso di action ed effetti speciali spesso fini a sé stessi.

Fred Rogers (Tom Hanks), anchorman poco noto fuori dagli Usa ma àncora di salvezza per generazioni di ragazzi in un’America cinica e dura rappresenta l’impossibile: la gentilezza, la tenerezza, una persona che pensa a te in modo disinteressato. Il giornalista Vogel non crede possano esistere nel business mediatico personalità che abbiano complessivamente questo tipo di profilo e pensa a Rogers come alla macchinazione di sé stesso. Così si interroga su chi sia l’uomo dietro l’anchorman-pastore. Ma da qui il film, che già dalle prime immagine si percepisce come non convenzionale, si trasforma in viaggio nell’anima dell’indagatore e lo fa con una poesia delicata e profonda, dimostrando come si possa fare grande cinema tenendo alta l’attenzione dello spettatore e le sue emozioni interiori.

“Troverò la mia strada per tornare da te”, canta Tracy Chapman di The Promise all’apice della pellicola ma se “terrai un posto per me nel tuo cuore”. E qui sta il film della Heller. La nostra capacità di sconfiggere noi stessi, mentre persi inseguiamo bugie che “non ci fanno tornare a casa”, a quello che davvero diamo nell’intimo. Come Vogel, reso duro dalla vita e che non riesce a perdonare un padre incapace e superficiale. Ma la vita può riservarti quello che non ti aspetti.

La vera domanda a questo punto si sposta, ed il grande film esce con tutta la sua profondità: quali prove deve affrontare un uomo per diventare quello che può essere? Al di là di ciò che gli chiede una società sempre più cinica e brutale?

La risposta spetta a ognuno di noi, fa capire la pellicola. L’incontro tra i due uomini creerà la magia, quell’energia capace di disarmare lo spettatore portandolo in uno stato di grazia che potrebbe anche smuoverlo dal torpore quotidiano. Una preghiera per l’anima. Questo è grande cinema.

“Un amico straordinario” è un affresco di questa prova durissima che lancia Marielle Heller, già autrice del bel “Copia originale”, tra le autrici più interessanti del panorama cinematografico mondiale. Tom Hanks per la pellicola è stato candidato agli Oscar come miglior attore non protagonista e lo meritava.

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