E’ stato rinviato a giudizio Carlo Sibilia, attuale sottosegretario al Ministero dell’Interno per vilipendio al Capo dello Stato. La decisione del gup di Roma e’ relativa a un post sui social dell’ottobre 2014 in cui Sibilia, quando era deputato del Movimento Cinque Stelle, riferendosi alla testimonianza che l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano avrebbe dovuto rendere nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia, aveva twittato: “Perchè secondo voi impediscono agli scagnozzi #Riina e #Bagarella di ‘vedere’ il boss? #trattativastato mafia“. Il processo davanti al giudice monocratico e’ fissato per il prossimo 16 dicembre.
“La nostra tesi – sottolinea l’avvocato Mattia Alfano, difensore di Sibilia – e’ che l’affermazione non riguarda il rispetto della figura del presidente della Repubblica ma il privato cittadino. Era una dichiarazione di critica politica e non di rispettabilita’ di Giorgio Napolitano che non e’ mai messa in dubbio”.
“Si tratta di un fatto risalente al 2014. Parliamo della denuncia di un privato cittadino che verrà dibattuta nelle sedi opportune. Dal canto mio, per opportunità e correttezza, dico solo che ho fiducia nella magistratura“. Lo dice Carlo Sibilia, sottosegretario M5S al Viminale, commentando la notizia del rinvio a giudizio per vilipendio nei confronti dell’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano. “Da sempre sono a difesa delle istituzioni. Il mio – spiega l’esponente pentastellato – era un giudizio politico e nulla aveva a che fare con il ruolo e l’onorabilità della carica del Presidente della Repubblica”. ADNKRONOS