“Non c’è serenità per affrontare il giudizio. Questi dubbi non sono stati ritenuti fondati”. (Roma). “Il vulnus è che non ci sia consigliere del Csm che non si sia espresso pubblicamente su questa vicenda. C’è chi ha paragonato il metodo Palamara al metodo mafioso, chi ha stabilito parallelismo con la P2. Tutte queste circostanze unite al fatto che i componenti del Csm sono indicati come persone offese. Io non conosco caso in cui il giudice sia anche persona offesa di quella vicenda. Non c’è serenità per affrontare giudizio”.
Così il magistrato e difensore di Luca Palamara Stefano Giaime Guizzi. “Hanno ritenuto legittimamente che questi dubbi non fossero fondati. Spetterà a Palamarà valutare se questo non costituisca materia di un possibile ricorso davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo” dice Guizzi. (Roberta Benvenuto/alanews)