Boldrini: “In Italia non c’è libertà di amare, serve legge contro omofobia”

E’ stata inseguita e speronata dal fratello per una relazione lgbt, è caduta dallo scooter ed è morta. A bordo c’era anche un transgender con cui aveva una relazione: Cira che però ha scelto di farsi chiamare Ciro. E’ questa l’origine dell’incidente avvenuto nel Napoletano, secondo quanto riportano gli organi di stampa, nel quale è deceduta Maria Paola Gaglione, 18 anni,mentre il compagno è rimasto ferito.

I familiari erano preoccupati perché Maria Paola era andata via di casa a soli 18 anni e temevano per un futuro senza lavoro e più che mai incerto“, riferisce Don Patricello dopo aver portato il suo conforto a Franco e Pina, i genitori di Maria Paola. Sembra, infatti, che la giovane vivesse la sua storia d’amore con Ciro appoggiandosi presso residenze provvisorie, ora da amici, ora dai parenti di lui. Situazione che non era ben vista dalla famiglia di lei.

“Michele era uscito per convincere la sorella Maria Paola a rientrare a casa ma non l’ ha speronata, è stato un incidente”. È questa la versione dei fatti fornita dalla famiglia di Maria Paola e Michele Gaglione e riportata dal parroco del Parco Verde di Caivano don Maurizio Patriciello.

Il commento di Laura Boldrini: “Maria Paola uccisa dal fratello perché amava Cirio ragazzo trans e quindi “infetta”. In Italia non c’è libertà di amare, si continua a morire di omotransfobia e misoginia. Ecco perché è urgente approvare subito la legge Zan.”

La risposta di Armando Manocchia: “Non esisterà mai una legge che ferma un idiota.
Se uno è idiota, è idiota. Non è certo una legge altrettanto idiota che lo ferma.”