Un immigrato nella sala di attesa della Camera del Lavoro di Foggia ha aggredito una donna che lo aveva invitato ad indossare regolarmente la mascherina. A tale invito lo straniero ha colpito la donna con un pugno al volto facendola rovinare a terra, per poi continuare a colpirla a calci. Lo fa sapere il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto, che aggiunge: “Grazie all’intervento dell’addetto alla sicurezza è stato evitato il peggio. Sul posto sono interventi i Carabinieri che hanno disposto il fermo dell’immigrato, successivamente il Magistrato di turno ha disposto l’arresto dello straniero, tra l’altro già noto alle Forze dell’Ordine, senza fissa dimora e privo del permesso di soggiorno. La signora, che risulta essere un’operatrice sanitaria, trasportata dal 118 in ospedale veniva ricoverata per osservazione con prognosi di 30 giorni”.
“Ormai per gli stranieri irregolari, che soggiornano a spese degli italiani nel Nostro Paese, è diventato una moda aggredire gli Italiani, attuare manifestazioni di protesta per poi fuggire dai centri di accoglienza ecc. ecc. – Gli italiani non possono più sopportare questo stato di cose, come pure non è più tollerabile la ‘mollezza’ di questo esecutivo che si ostina ad attuare una politica, a giudizio del Lisipo, fallimentare in termini di immigrazione.”
“Gli stranieri irregolari – ha continuato de Lieto – credono che tutto sia permesso e tutto sia dovuto. Minimizzare tali episodi certamente non risolve il problema, tutt’altro… – ha rimarcato il leader del Lisipo – accresce sempre più la convinzione degli immigrati di non dover rispondere a nessuno del loro comportamento in contrasto con le leggi dello Stato Italiano. La misura è veramente colma – ha concluso de Lieto – L’allarme lanciato dal Lisipo al ministro dell’interno è rimasto inascoltato ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Certo il Lisipo non vuole criminalizzare nessuno, tutt’altro …. Auspica che il ministro dell’interno, considerate le sue eccellenti doti, venga celermente assegnato ad altro prestigioso incarico”. adnkronos