L’incendio che ha distrutto il campo profughi di Moria, sull’isola di Lesbo, è stato appiccato da un gruppo di “richiedenti asilo”. Lo hanno riferito le autorità greche. Per l’agenzia greca ANA, le fiamme sono divampate dopo che alcuni dei migranti si sono rifiutati di andare in isolamento dopo che 35 persone sono risultate positive al coronavirus.
L’Unicef ha lanciato un appello di 1,17 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati e a lungo termine dei 4.200 bambini – di cui 400 non accompagnati e separati – e delle loro famiglie colpite dall’incendio nel campo di Moria. Lo scrive Adnkronos.
Nel giro di 24 ore dall’incendio, oltre 400 bambini non accompagnati sono stati trasferiti dall’isola alla città di Salonicco, sulla terraferma. L’Unicef, insieme all’Uhcr, all’Oim e a diversi altri operatori umanitari, stanno coordinando la risposta collettiva con le autorità greche. Ecco il video dei 400 BAMBINI pubblicato da Gefira Foundation
https://twitter.com/Gefira_org/status/1304378026755600385