Meluzzi: la sinistra si nasconde dietro al vittimismo per aggredire ovunque

Il prof. Alessandro Meluzzi sconfessa l’atteggiamento della sinistra che, nascondendosi dietro ad un ingiustificato vittimismo, attacca chiunque abbia opinioni diverse, chiunque non si allinei, chiunque non si pieghi, accusandolo di essere un hater.

Scopro, sull’ineffabile giornale di Repubblica, di fare parte di una lista di persone, fra l’altro da me stimatissime, come il professor Gervasoni, come Maria Giovanna Maglie, come Capezzone, di cosiddetti potenziali haters, cioé persone che susciterebbero l’odio nei confronti di chiunque sia diverso, di chi abbia opinioni diverse. Ecco, io trovo che in questa misteriosa sinistra, vittimista e ferocemente aggressiva, sconfessante e da inquisizione, ci sia quello che viene riassunto in una favola di Esopo o Fedro, quella del lupo e dell’agnello perché un lupo beveva a monte dell’agnello e l’agnello era a valle e il lupo disse “tu mi stai intorbidando l’acqua”.
E l’agnello disse: “Non è possibile perché tu sei a monte ed io a valle”.
– Ah però tu l’anno scorso hai parlato male di me.
“ma io non posso aver parlato male di te perché un anno fa non ero neanche nato”
– Allora sarà stato tuo padre.
E allora l’agnello fu mangiato inevitabilmente dal lupo che non poteva non mangiarlo.

Questa sinistra è un po’ come il lupo, si nasconde dietro al vittimismo per aggredire ovunque. escludere, da Favino che si lamenta dicendo che il cinema è di sinistra e quindi chiunque non sia di sinistra non può andare al Festival di Venezia. Ha un atteggiamento di sconfessione di furore, di rabbia di cattiveria e poi dà degli hater agli altri, gli odiatori sarebbero gli altri. Chiunque dissente, chiunque non si allinea, chiunque non si piega, è un odiatore. Non si vuole soltanto comandare, esercitare un’egemonia feroce soprattutto sul piano culturale, ma si vuole persino vietare il diritto di critica dicendo che chi critica e chi dissente è un hater. Io credo che ad aberrazioni di questo tipo difficilmente la logica sia giunta, ma la logica è un’etica del pensiero come l’etica è una logica del comportamento. E in questa terribile sinistra che scomunica di logica ne vedo poca.

Buon “Fatti e Disfatti”. E difendiamoci da questi orrori.

Alessandro Meluzzi – Medico Psichiatra, Psicologo, Psicoterapeuta, Criminologo. Docente Psichiatra forense. Primate Metropolita Chiesa Ortodossa Italiana