Bassetti: “Purtroppo il Covid è diventato arma politica”

“Purtroppo, da quando è iniziata la pandemia, il coronavirus è diventato un’arma politica, per cui non viene riconosciuto il merito di averlo fermato. Essere attaccato per aver collaborato con il governatore Toti e aver combattuto il virus mi pare una meschinità”. Lo dice in un’intervista ad Avvenire Il direttore del reparto Infettivi dell’ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti, precisando che, per una certa parte politica, chi non la pensa come loro, che faccia bene o male, è solo un ‘nemico’. In termini di gravità dell’ondata pandemica, dopo Bergamo e Brescia viene Genova, nel senso che siamo stati la terza tra le grandi città più colpite dal coronavirus.

Poi guardiamo i numeri: la Liguria non riporta decessi da oltre un mese; abbiamo avuto 1.600 vittime e 11mila contagi su un milione e mezzo di abitanti con una letalità che nel reparto di malattie infettive è stata dell’11,3%, ma ciò è avvenuto nella Regione più anziana d’Italia e in una pandemia che colpiva soprattutto gli anziani”.

Quanto al fatto che il virus sia mutato, “ho visto i malati. Ho visto morire. Vedo sopravvivere – afferma Bassetti -. Ho passato qui dentro tre mesi e mezzo, giorno e notte, sabato e domenica, guardando in faccia il virus. Quando mi dicono che il Covid 19 non è mutato rispondo: ma l’hai mai visto un malato di Covid? O hai visto solo dei report? Perché non si muore più di Covid 19? Per tanti motivi. Pensiamo che sia mutato anche se non abbiamo ancora la conferma sperimentale. Siamo diventati più bravi a gestire i malati, a usare terapie e farmaci. E poi ci sono migliaia di immuni a spasso, quelli che sono stati malati, magari asintomatici, che sono un muro invalicabile per il coronavirus. Non sono un negazionista, ma un medico che lavora con strumenti scientifici. I ‘no vax’ sono i veri negazionisti. E hanno sostenuto un partito che oggi governa il Paese. Sono curioso di capire come quella parte politica gestirà la vaccinazione anti-Covid degli italiani”. adnkronos