Alessandro Sallusti non usa mezzi termini per commentare le vergognose parole riserbate dall’ex patron di Repubblica, Carlo De Benedetti, a Silvio Berlusconi. “Non dico gli uomini, ma neppure i mezzi uomini dicono a un rivale in grave difficoltà di salute: ‘Mi spiace, ma è un imbroglione'”, verga il direttore del Giornale nel suo editoriale dopo il ricovero del leader di Forza Italia a causa del coronavirus. “È – prosegue – una espressione da ominicchi, da pigliainc**o e da quaquaraquà, categorie che l’ex editore della Repubblica riassume”.
Ma non è finita qui, perché Sallusti riporta in auge un passato troppo scomodo: “Se Berlusconi è ‘un imbroglione’ vorrei sapere come De Benedetti definirebbe un imprenditore (lui stesso) arrestato dopo avere ammesso di avere pagato, da presidente della Olivetti, dieci miliardi di tangenti, un imprenditore (sempre lui stesso) coinvolto nella bancarotta del Banco Ambrosiano oltre che in inchieste per insider trading e in una lunga serie di fallimenti, risanati sempre con denaro altrui”. liberoquotidiano.it
#GeorgeSoros ha speculato sulla #Lira nel 1992..ma prima di lui #DeBenedetti ha speculato sul #BancoAmbrosiano di #Calvi nel 1982..entra ed esce dal Banco in 2 mesi, una mossa che gli ha fruttato qualche decina di miliardi di lucro.. pic.twitter.com/egYQI1o6UT
— Wikileaks Italian 🇮🇹 (@Wikileaks_Ita) September 4, 2020