Fassino contro la Russia: “verità su Navalny”

“Gli accertamenti clinici hanno confermato che Alexei Navalnij è stato avvelenato con sostanze nervine. Adesso non sono più tollerabili reticenze o ambiguità: le autorità di Mosca hanno il dovere di consentire un accertamento trasparente e imparziale delle responsabilità e la individuazione di chi ha ordito e eseguito l’avvelenamento”. Lo ha dichiarato Piero Fassino, Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati.

In realtà, la Germania, che avrebbe eseguito le analisi in un laboratorio dell’esercito tedesco, non ha mostrato alcuna prova che Navalny sia stato avvelenato.

Il Cremlino, da parte sua, respinge le accuse di un suo possibile coinvolgimento nel presunto avvelenamento dell’oppositore russo Aleksei Navalny e sostiene di non vedere motivi per eventuali sanzioni contro la Russia. Lo riportano le agenzie russe citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. I test effettuati in Russia non hanno evidenziato tracce di avvelenamento, ha sottolineato Peskov. “I test multipli fatti prima che il paziente fosse mandato a Berlino non hanno evidenziato tracce di avvelenamento. Siamo assolutamente interessati a scoprire cosa è accaduto al paziente ricoverato a Berlino”, ha dichiarato ancora Peskov, aggiungendo che la Russia non ha ancora ricevuto dalla Germania le informazioni richieste.