Negli ultimi mesi “sono stati sventati diversi attentati” “almeno una mezza dozzina”. A parlare è Jean- François Ricard, procuratore antiterrorismo francese, intervenuto su France Info mentre è imminente l’apertura presso la Corte d’assise speciale di Parigi – mercoledì – del processo a carico di 14 sospetti accusati di aver fornito appoggio logistico ai responsabili degli attacchi del gennaio 2015 alla sede di Charlie Hebdo, a Montrouge e all’Hyper Cacher dell’avenue de la Porte de Vincennes, con un bilancio complessivo di 17 morti.
“Il livello del rischio terroristico è ancora molto importante” in Francia, ha aggiunto. “C’è una minaccia esportata, che viene principalmente dalla zona iracheno-siriana. Certo, si è indebolita con il crollo del gruppo militare dello Stato Islamico, osserva ricordando però che l’Isis “dispone ancora di mezzi colossali per agire”.
“Sappiamo che un certo numero di cittadini francesi sono ancora in Siria e possono agire mentre altri hanno attraversato la frontiera tra Siria e Turchia”, spiega. Ci sono poi cittadini stranieri “ex miliziani dell’Isis, che hanno potuto attraversare le frontiere e raggiungere il territorio francese. L’ultima minaccia di cui siamo a conoscenza è endogena, che potremmo definire ispirata dall‘ideologia islamista. Può coinvolgere individui completamente isolati o individui che hanno un certo squilibrio mentale”.
Il procuratore cerca di “spezzare queste reti prima possibile”, conclude “perché è molto difficile, una volta che sono costituite, sapere quando colpiranno. Bisogna agire in fretta”. ADNKRONOS