Prof. Alessandro Meluzzi – 29 agosto, san Giovanni Battista
“Cari amici di “Fatti e Disfatti”, come sapete nei giorni festivi rientra ‘Monte Athos cristiani d’Oriente e d’Occidente’. Nel calendario liturgico, tanto della chiesa ortodossa e bizantina che di quella cattolica, il sabato 29 di agosto si celebra il martirio di san Giovanni Battista, santo grandissimo, molto celebrato in tutte le chiese cristiane, ultimo dei profeti dell’Antico Testamento, primo dei profeti del Nuovo Testamento in cui viene Gesù, al quale Gesù deve molto, che lui stesso annuncia come precursore, colui che non deve percorrere la strada davanti al Signore, ma “affinché Gesù cresca e io cali”, dice.
San Giovanni Battista venne decollato dopo la tragica vicenda, come ben si sa, di Erodiade e della madre di Salomè, davanti ad Erode perché denunciava le oscenità del potere. Come tutti i profeti, non poteva piacere e riaffermò delle verità che possono essere verità terribilmente scomode. Guai a noi quando le chiese, le confessioni rinunciano alla proclamazione della verità. Quando, nel nome della convenienza, dell’acquiescenza al trono, al potere, all’altare si rinuncia al ruolo di re, sacerdote, profeta che ogni battezzato, ogni cristiano deve essere.
Come noi dobbiamo difendere la chiesa dalle aggressioni che distruggono, bruciano le cattedrali, distruggono i simboli cristiani, perseguitano i cristiani. Non solo dobbiamo riaffermare che la chiesa non è soltanto un’organizzazione di beneficenza in fondi intercambiabili donato, ma che concupisce un mistero, un annuncio, una presenza, quella di Gesù vero Dio e vero Uomo che se viene disperso e non viene annunciato non sarà seguito da nient’altro, da niente che gli assomigli, per lo meno.
Quindi difendere la chiesa non è difendere la chiesa, difendere la fede non è solo difendere la fede ma è difendere il presente e il futuro del mondo cosa che certamente Giovanni Battista, anche accettando il martirio della decollazione, aveva capito ed accettato bene.
Buona domenica a tutti e pace e bene.”
Dato dal Monastero del Rul-La quercia e della Metamorfosis-Trasfigurazione in Albugnano (AT).