Virus e fanatismo ecologista, Meluzzi: c’è follia in questa agenda del nuovo ordine globale

Il prof. Alessandro Meluzzi: “Amici cari di “Fatti e Disfatti”, proviamo pacatamente a ragionare un attimo sulla natura, sugli esiti di questo singolare coronavirus che ha prodotto, con un numero veramente scarso, anzi molto scarso di morti, in rapporto ai contagiati, le più grandi modificazioni economiche e sociologiche della storia dell’Occidente negli ultimi secoli.

In Italia il tasso di nuovi assunti è calato del 47%, la misura che la miseria incombe in Italia, e non soltanto in Europa, e queste scelte evidentemente sono legate al funzionamento di un virus in cui essere contagiati non significa essere ammalati, essere asintomatici non significa essere in grado di trasmettere il virus.

Una cosa è certa: che questo virus si trasmette in ambienti coatti, in ambienti in cui c’è una circolazione d’aria forzata, condizionata, in cui non si possono aprire le finestre, in cui non c’è ricambio d’aria; non si trasmette quasi per nulla all’aperto e voi pensate alla follia della città, di Parigi, che è uno dei pochi luoghi dove si poteva mangiare e prendere un caffè nelle brasserie, con i raggi infrarossi per scaldarsi, è stata vietata nel nome dell’ecologismo alla Greta Thunberg per cui non si devono disperdere calorie, quindi le porte devono essere chiuse, le finestre devono essere chiuse, gli alberghi non devono avere ricambio d’aria.

Insomma, c’è una follia. In questa agenda del nuovo ordine globale, il virus doveva servire a qualcosa a cui è largamente servito, ad azzerare l’economia, a rendere i poveri ancora più poveri, le élite ancora più potenti e i ricchi ancora più potenti, ma anche a confondere ulteriormente le idee. Noi vorremmo, da questo punto di vista, evitando ogni semplificazione, cercare di entrare sempre pesantemente nel merito delle cose. Ma attenzione all’aria condizionata, l’avete visto anche al Billionaire.”