Fraancesco Storace – Garantisti per sé, manettari per gli altri; amano Carola Rackete e odiano gli uomini con la schiena dritta, a partire da Nello Musumeci. I lillipuziani di Matteo Renzi usano la giustizia a modo loro e ora se la sono presa col governatore siciliano e il leader leghista Matteo Salvini. Perché la difesa della Sicilia e dei confini nazionali non deve passare.
E’ incredibile questa roba architettata dal capogruppo di Italia Viva al Senato, Davide Faraone. Anziché applaudire il presidente della Regione che tutela la sua terra, lo vorrebbe in galera. Il reato essere italiano e fiero di esserlo. E garantire la salute di tutti, compresi quei clandestini che stanno tanto a cuore al renziano e che sono sotto assedio del Covid persino negli hotspot strapieni dell’isola.
Garantisti e manettari di Renzi
Attenzione: è una questione che non riguarda la sola Sicilia, se non altro per il non trascurabile dettaglio che questa gente che viene dall’Africa poi scappa a se ne va in giro per tutta Italia. Al pari dei loro connazionali che il Viminale ricolloca altrove, anche se sempre in casa nostra. In gioco c’è il diritto a garantire il nostro popolo e stupisce che chi si professa garantista ad ogni piè sospinto poi si spinga a denunciare azioni politiche e amministrative.
Lo stupore maggiore, nel vedere il movimento tra garantisti e manettari nel partito di Renzi, lo suscita proprio il protagonista di questa telenovela, Faraone. Che non si vergognò a farsi ritrarre proprio assieme a quella Carola Rackete appena reduce dallo speronamento di una nave della Guardia di Finanza per entrare rudemente in porto. Quella donna libera e chi non vuole clandestini in galera? A questo punto siamo?
Se ne fregano del popolo italiano – Si arriva a sottovalutare persino una questione di salute – per tutti – che sta preoccupando l’Italia intera. Il partitello di Renzi, per bocca del suo capogruppo al Senato, dimostra di fregarsene degli italiani che guardano con preoccupazione agli sbarchi che quotidianamente vedono l’invasione della Sicilia. Sono gli stessi che magari approveranno il nuovo lockdown alla Conte, magari fingendo di contestarlo.
Chissà se Faraone si rende conto della incredibile sortita che lo vede protagonista soprattutto contro Nello Musumeci, oltre che nei riguardi dello stesso Salvini, che ormai ci ha fatto il callo. Ma davvero pensa di fermare la giusta e apprezzata azione del governatore minacciandolo con una denuncia?
E’ solo un addetto ai livori, il senatore siciliano, che si incarica esclusivamente di caricare a pallettoni d’odio la sinistra contro la destra. Ma fa male i suoi conti perché c’è ancora chi sa agire a testa alta e soprattutto con lealtà nei confronti del proprio popolo. La politica che si rivolge ai giudici la contestano solo quando li riguarda: è l’ennesima conferma della loro doppiezza.