Lavorare meno, a parità di stipendio, per aprire margini a nuove assunzioni con il sostegno dei fondi Ue. E’ questa, a quanto apprende l’Adnkronos, una delle ipotesi alle quali lavorano il governo e la maggioranza per il pacchetto Lavoro da inserire in Legge di Bilancio. Nelle opzioni allo studio la misura ‘crea-occupazione’ prevede una riduzione delle ore di lavoro garantendo salario invariato con l’ausilio dei fondi europei del programma anti-disoccupazione (prestiti) Sure con l’obiettivo di liberare spazi per nuove assunzioni. Una misura in esame anche in Francia e Germania essendo ‘sponsorizzata’ dallo stesso programma Ue.
Facendo seguito alla richiesta di assistenza finanziaria di uno Stato membro, la Commissione Ue verificherebbe la portata dell’aumento della spesa pubblica direttamente connesso all’istituzione o all’estensione di regimi di riduzione dell’orario lavorativo. In base al programma si possono prevedere misure analoghe anche per i lavoratori autonomi. Nel caso dell’Italia, se il progetto prendesse corpo, rientrerebbe in una strategia più ampia fatta di altri interventi complementari: innanzitutto rendendo strutturali le decontribuzioni per incentivare le assunzioni. adnkronos