– Sa di beffa quanto sta accadendo a Torino nell’ambito del “piano Rom” avviato dal sindaco Chiara Appendino per lo sgombero del grande insediamento di via Germagnano, a nord del fiume Stura di Lanzo. Poco meno di un mese fa, infatti, il Comune di Torino aveva proposto mille euro a famiglia rom per lasciare l’area, abbandonando lo status di abusivismo per passare dalla parte della legge. Quell’area, nei piani dell’amministrazione comunale, dovrebbe essere rivalutata e messa a disposizione dei cittadini sotto forma di servizi, che potrebbe essere anche una grande pista per i go-kart.
Da tempo il comune cerca di sgomberare l’area dalle famiglie abusive, circa 100, che da anni occupano senza titoli un’ampia area con le conseguenze e i disagi che questo comporta, tra topi e sporcizia. Una volta chiuso il campo “regolare” è stato il turno di quello irregolare ed ecco che per convincere i rom a lasciarlo, il Comune di Torino ha proposto una buonauscita di 1000 euro a famiglia. L’incentivo dell’amministrazione di Chiara Appendino, nelle sue intenzioni, sarebbe dovuto servire per rientrare nella regolarità. Il bonus poteva essere utilizzato per tornare in Romania oppure, per chi avesse voluto, per affittare una casa a Torino. Ma poche ore fa è arrivata la denuncia di Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d’Italia: “Peccato che alcuni beneficiari avrebbero creato un nuovo insediamento a pochi passi. Questa è l’ennesima vergogna targata Chiara Appendino“. Già in principio la parlamentare aveva parlato di “schiaffo ai tanti cittadini torinesi rovinati dalla crisi post Covid, torchiati dalle tasse raccolte per metterle nelle tasche di delinquenti“.
Infatti, come riporta anche La Stampa, pare che alcuni gruppi abbiano trovato una nuova “area residenziale” in Piazza d’Armi, nel cuore di uno dei parchi più grandi della città. Qui, da tempo trovano riparo numerosi homeless e da qualche tempo, come conferma chi il parco lo frequenta abitualmente, anche “quelli di via Germagnano“. P
are che molte delle famiglie beneficiarie della buonauscita non abbiano utilizzato i 1000 euro per i fini indicati dal comune ma si siano sparse per la città. L’infattibilità della misura adottata dall’amministrazione torinese era stata già denunciata in passato da Opera Nomadi, che tra le righe aveva avvisato il comune del rischio: “La strada scelta non è un modello valido. Con mille euro non si va da nessuna parte. Molte di queste persone torneranno“. Detto, fatto. Ora, Augusta Montaruli chiede il conto: “Lo spreco del Comune sa di danno erariale da circa 100 mila euro e chiederemo alle autorità competenti di accertarlo. Era ovvio infatti che il Comune sarebbe stato beffato. Noi l’avevamo previsto e denunciato fin dal primo giorno“. Per questo motivo la parlamentare ha annunciato un’interrogazione parlamentare per chiedere lo sgombero di qualunque altro insediamento.