L’emergenza Coronavirus continua in tutta Italia, per questo la ripartura delle scuole prevista per il prossimo 14 settembre rischia di diventare un problema. A venti giorni dalla data prevista per la ripartenza il governo è ancora alle prese con le mancanze di spazio, tanto che si fa viva anche l’ipotesi di appartamenti in affitto da utilizzare come classi, ma Giannelli (Associzione presidi), pensa che ormai per questo i tempi siano troppo stretti: “Il governo doveva muoversi prima”. I numeri contigentati di studenti nelle aule – si legge sul Corriere della Sera – fa registrare un deficit di posti pari a 150 mila unità. Un numero che va letto mettendolo in rapporto con la carenza di aule.
Arcuri rassicura che i banchi monoposto verranno consegnati in tempo. E fonti di Palazzo Chigi sottolineano che “la squadra di governo sta mettendo in campo il massimo sforzo per dare una risposta su tutti gli aspetti” e annunciano che «la comunicazione circa la riapertura delle scuole sarà ufficiale e costante onde evitare che il moltiplicarsi di dichiarazioni da parte di esperti o soggetti politici finisca per disorientare i cittadini creando un clima di incertezza”. All’interno del goveno si discute, si limano gli ultimi dettagli, consapevoli che sia una corsa contro il tempo.
Tuttavia – prosegue il Corriere – le incognite sono ancora diverse: oltre al ritardo della consegna dei banchi monoposto, ci sono problemi con la predisposizione, da parte degli enti locali, di spazi in cui tenere le lezioni, e difficoltà nel mettere a punto il servizio di trasporto per portare i ragazzi a scuola mantenendo un metro di stanza. Critico anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova: “Solo un ipocrita può pensare che un bimbo di 6 anni possa tenere la mascherina per 6 o 8 ore al giorno”. affaritaliani.it