“Non è più casa mia”. Vittorio Di Battista, storico attivista del M5s e soprattutto padre di Alessandro Di Battista, esprime su Facebook la rabbia per quanto accaduto venerdì scorso: la votazione sulla piattaforma Rousseau che di fatto ha seppellito il Movimento delle origini, superando due norme-chiave come il limite di due mandati e il divieto di fare alleanze elettorali.
In molti, dopo quella consultazione online, hanno indicato in Davide Casaleggio e Dibba i grandi sconfitti dall’asse Grillo-Di Maio e papà Vittorio sembra incarnare proprio la delusione del figlio. Prima con toni amari ma controllati (“Non è più casa mia, chi vuole faccia pulizia”) poi nel suo classico stile, un fiume in piena: “Cagasotto, venduti, traditori del caz***, badogliani del terzo millennio, panciafichisti ed approfittatori, fuori dai miei spazi”. Il riferimento non è solo a qualche commentatore sgradito, ma pure ai vertici di un Movimento che forse, tra qualche tempo, non sarà più quello di Di Battista Senior. Il figlio, chissà. liberoquotidiano.it