Il Dipartimento di Giustizia Usa ha accusato la prestigiosa università di Yale di violare la legge sui diritti civili discriminando le domande di ammissione degli studenti asiatici e bianchi a favore di quelli afroamericani, usando la razza non come uno dei fattori, secondo quanto stabilito dalla Corte Suprema, ma come fattore predominante o determinante. E’ la seconda offensiva dell’amministrazione Trump contro una università della Ivy League, dopo quella contro Harvard per una vicenda analoga.
“Discrimina asiatici e i bianchi”. Scandalo a Yale. Il prestigioso ateneo Ivy league e’ accusato dal ministero di Giustizia di discriminare gli studenti asiatici-americani e bianchi nel processo di ammissione. Un’accusa pesante che mostra il pugno duro dell’amministrazione Trump contro le politiche basate sulla razza usate dalle universita’, soprattutto quelle di elite.
“Suddividere gli americani in blocchi razziali ed etnici alimenta gli stereotipi e la divisioni”, afferma il dicastero guidato da William Barr al termine di anni di indagini sulla pratiche usate da Yale, accusata di aver violato la sentenza della Corte Suprema sull”affirmative action’ utilizzando la razza non come uno dei molti fattori da considerare nell’ammissione, ma come l’unico e discriminante. ansa
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