Migranti, rivolta Cpr Gradisca: arredi incendiati, carabiniere ferito

Di Francesca Galici – – Ancora una rivolta, ancora disordini, nei centri che ospitano i migranti nel Paese. L’ultimo caso si registra ieri nel Centro permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, dove un gruppo di migranti detenuti in attesa di rimpatrio ha cercato di scappare dall’ex caserma Polonio dopo aver incendiato suppellettili, arredi e abbigliamento. Stando alle cronache locali, un carabiniere sarebbe stato ferito e portato in ospedale con una ferita alla testa.

I fatti sono avvenuti ieri attorno alle 22 di ieri, 14 agosto. Gli abitanti della zona hanno visto sollevarsi un’alta colonna di fumo dal perimetro del Cpr, dove si trovano circa 80 persone in stato di fermo e in attesa di rimpatrio. Sorge accanto al Centro di accoglienza per richiedenti asilo e in un primo momento si è pensato che la rivolta potesse essere scoppiata in quella struttura. È stato immediato l’intervento dei vigili del fuoco, che sono intervenuti in concomitanza con le volanti della polizia chiamate dai colleghi per sedare la rivolta.

Gli episodi si sono susseguiti per diverse ore, con incendi appiccati in diverse parti della struttura. A un certo punto, un gruppo di facinorosi ha tentato di sfondare uno dei cancelli della struttura per tentare la fuga ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine, che li hanno costretti a tornare all’interno. Si è replicato quanto accaduto pochi giorni fa nell’ex caserma Cavarzerani di Udine.

Nel tentativo di bloccare la fuga di massa dei detenuti, un carabiniere è rimasto ferito alla testa e per lui è stato necessario il trasporto d’urgenza in ospedale da parte dei sanitari della Croce Verde di Gorizia. Al pronto soccorso è stato medicato e gli sono stati applicati alcuni punti di sutura sulla fronte. Dopo qualche ora la situazione è stata normalizzata e il Cpr è tornato a essere tranquillo, senza che nessun migrante riuscisse a evadere dall’ex caserma Polonio. Il centro è comunque una polveriera pronta a esplodere di nuovo, come denunciano anche i residenti della zona. I cittadini di Gradisca e gli operatori stessi della struttura sono ormai esasperati, così come le forze dell’ordine e i sanitari del 118 che vengono spesso chiamati per interventi all’interno del Cpr.

È di qualche giorno fa la denuncia di un’aggressione da parte di due migranti in attesa di rimpatrio, che durante un trasporto in ospedale hanno colpito al volto, ferendolo, un carabiniere. I due aggressori sono quindi stati arrestati e condotti del carcere di Gorizia, ma la situazione all’interno del Cpr è insostenibile e le rivolte sono sempre più frequenti.

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