Il prof. Alessandro Meluzzi: “Monte Athos, cristiani d’Oriente e d’Occidente di oggi”, giornata della Dormizione per le chiese d’Oriente, dell’Assuzione per quelle d’Occidente, siamo qui a meditare sull’immenso mistero di un corpo della Vergine Maria che si addormenta, non passando attraverso la corruzione della morte e viene assunta in Cielo, ricordandoci una promessa di eternità che è già nel mistero della Resurrezione. Maria è la più perfetta delle creature umane, perché Gesù è anche Dio, viene assunta in cielo con il corpo ricordandoci quello che è il destino della nostra eternità.
La nostra civiltà cristiana oggi è sottoposta a durissime prove, quella del materialismo, quella della banalizzazione della vita, quella del non senso di fronte alla vita, alla morte e alla mancanza di speranza nell’eternità.
E oggi, i nostri fratelli greci, esattamente come in quella Europa, se porta da una dimensione amara e miserabile, mentecatta, come disse D’Annunzio, abbandonando Costantinopoli a Maometto II e che rischia di vedere, come ai tempi di Marco d’Aviano, la nostra civiltà cristiana calpestata da una visione del mondo, dell’islam, con la quale sicuramente dobbiamo dialogare, come con tutte le religioni monoteiste, ma che nella violenza aggressiva della Turchia, rischia di diventare una minaccia assoluta come lo fu appunto ai tempi del Paleologo citato da Papa Ratzinger nella difesa della civiltà cristiana.
Quindi noi mettiamo nelle mani dell’Assunta, come Pio V mise nella mani della Vergine del Rosario, il nostro vangelo la nostra preghiera, la sofferenza dei fratelli greci umiliati prima dalle banche, già violentati dal mondo ottomano, e adesso nuovamente violentati da una aggressività assoluta.
In una giornata dell’Assunta e della Formizione noi rivolgiamo una preghiera alla Vergine per proteggere l’Europa, la sua cultura, la sua civiltà, l’umanità intera, la pace, i fratelli greci in una dimensione nella quale noi oggi rivolgiamo una preghiera a Maria perché vegli sulle nostre vite, rinnovi la promessa dell’etenità di Cristo e ci dia questo mistero immenso di amore e di gioia. Grazie e buona domenica.”