I Carabinieri della Stazione di Barcola, in una strada secondaria nei pressi dalla pineta, hanno notato una luce intensa provenire dalle finestre di un’abitazione che sapevano essere disabitata da tempo. Non solo, la casa si presentava con vasi di fiori sui davanzali e un roseto fiorito sul pergolato d’ingresso. I militari, incuriositi, hanno quindi verificato la proprietà dell’immobile, scoprendo che l’edificio costituisce un’eredità giacente in attesa di essere accettata.
I Carabinieri si sono allora presentati alla porta dell’abitazione e sono stati accolti da due maghrebini di 35 e 29 anni, richiedenti protezione internazionale, in Italia senza fissa dimora. Gli stranieri, occupanti abusivi dell’immobile, hanno tentato di giustificarsi riferendo ai militari di aver scoperto casualmente l’abitazione durante una passeggiata e vedendo che era disabitata ma ancora collegata alle reti elettrica, del gas e dell’acqua, hanno pensato di installarvisi
I Carabinieri, per niente convinti dal racconto, hanno accertato che i sigilli dei contatori erano stati danneggiati e le utenze riattivate abusivamente. Hanno quindi allontanato e denunciato i due magrebini, richiesto l’intervento di personale Acegas per chiudere nuovamente le utenze e apporre nuovi sigilli ai contatori e stanno provvedendo a rintracciare gli eredi del precedente proprietario per la riconsegna dell’immobile.