Fa discutere in questi giorni una novità del Decreto Agosto, che introduce una particolare agevolazione, subito ribattezzata “bonus casalinghe“. Si tratta di una nuova misura di inclusione sociale che istituisce un Fondo destinato alla formazione delle casalinghe, come si legge su laleggepertutti.it.: “Servirà ad attivare percorsi per acquisire competenze e avere opportunità lavorative”, aveva annunciato il ministro della Famiglia, Elena Bonetti, presentando il provvedimento.
Ma la dotazione finanziaria iniziale stanziata nel Decreto Legge Agosto (che è stato approvato dal Governo con la formula ‘salvo intese tecniche’ e non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale) è di appena 3 milioni di euro: chiaramente insufficiente. Qualcuno ha fatto i calcoli e ha scoperto che, a conti fatti, considerando che le casalinghe italiane sono 7,4 milioni, spetterebbero a ciascuna 40 centesimi. Ma questo conteggio, secondo il ministro Bonetti, è scorretto perché sono sbagliati i presupposti e oggi spiega perché, rivelando che il bonus in realtà non è un bonus ma qualcosa di molto diverso.
In un’intervista al programma televisivo Zapping, Bonetti dice: “Ho letto di questa divisione fatta per calcolare i soldi effettivi. Posso dire che si è fatta l’operazione sbagliata, non è un fondo per avere un bonus per cui si deve fare il totale diviso il numero delle casalinghe ma è un fondo costituito, come primo embrione, per un progetto di formazione digitale, quindi bisogna valutarne anche il costo. È un primo fondo di 3 milioni di euro, mai stanziati in precedenza”.
Il ministro rivela che “ci sarà un bando da parte del Dipartimento per le pari opportunità per progetti che riguardano la formazione, vogliamo che sia gratuita per tutte le donne che si vogliono iscrivere su questa piattaforma. Abbiamo già sperimentato un corso di formazione gratuito durante il lockdown, in collaborazione con Google sulla piattaforma del nostro dipartimento”.
E ribadisce ancora che questo fondo “non è un bonus”. Bonetti parlando della disoccupazione femminile ha tenuto a precisare che nel nostro Paese meno di una donna su due lavora, nel sud Italia una su tre. Alcune lo hanno fatto per scelta altre sono state costrette per la difficoltà di conciliare i tempi in famiglia. Vogliamo creare posti di lavoro per le donne, decontribuire il lavoro femminile, incentivare l’imprenditoria”.
Il ministro spiega così gli obiettivi in questo ambito: “Favorire la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e rendere le donne libere di poter scegliere. Il Governo ha messo in campo varie iniziative. Questo fondo risponde all’esigenza di poter dare alle casalinghe l’opportunità di avere una formazione in alcuni ambiti importanti, ad esempio le competenze digitali, o l’ambito finanziario, che abilitino queste donne a poter scegliere di rientrare nel mondo del lavoro”.
Infatti – prosegue Bonetti – “c’è una parte che riguarda anche la possibilità di restituire a queste donne, che oggi sono fuori dal mondo del lavoro, occasioni di formazione con competenze innovative senza le quali mai potrebbero sperare di poter rientrare nel mondo lavorativo. Inoltre, il dato del gap di competenza digitali tra uomini e donne è enorme. Creare un fondo per un percorso di formazione, attraverso una piattaforma digitale, con accesso gratuito, servirà a colmare quel gap”. adnkronos
un nuovo fronte di spreco……