Pozzallo, 73 migranti positivi. Arriva l’esercito contro le fughe

A Pozzallo nel Ragusano, dove negli ultimi tre giorni si sono registrate due fughe dall’hotspot con una cinquantina di migranti che hanno fatto perdere le proprie tracce, lunedì arriveranno i militari dell’esercito. “Qualche minuto fa mi ha chiamato il prefetto Filippina Cocuzza che sta seguendo con grande attenzione la vicenda e mi ha confermato il loro arrivo a presidio del territorio e dell’hotspot”, dice all’Adnkronos il sindaco Roberto Ammatuna. Nella cittadina del Ragusano da sempre in prima fila sul fronte dell’accoglienza la comunità è adesso preoccupata. “Tra i miei concittadino c’è timore, un sentimento che rischia di trasformarsi in intolleranza, un sentimento che qui non c’è mai stato”.

A esasperare gli animi sono le continue fughe dall’hotspot. “E’ una struttura sicura, militarmente perfetta – sottolinea il primo cittadino -, ecco perché questi continui allontanamenti mi lasciano perplesso e sbalordito”.

Nella struttura in un solo giorno sono risultati positivi 64 migranti, portando il numero complessivo di casi a 73. “Noi sappiamo che la quarantena è il modo migliore per scongiurare il dilagare del contagio – dice adesso Ammatuna -. Se i positivi sono isolati e rispettano la quarantena possono essere 20 o 50 ma non fa differenza. Dal punto di vista sanitario, e lo dico da medico prima ancora che da sindaco non c’è alcuna emergenza”. Ecco perché le continue fughe dal centro allarmano il sindaco. Tre giorni fa ad allontanarsi dall’hotspot sono stati in 43 e solo 5 sono stati rintracciati, ieri invece ne sono scappati 15 e 2 sono stati ripresi dalla Polizia municipale. Lo stesso sindaco nei giorni scorsi ha inseguito i fuggitivi lungo la strada provinciale che da Pozzallo porta a Ispica.

“Se da qui a lunedì (quando è previsto l’arrivo dei militari dell’esercito, ndr) si dovessero verificare altre fughe – dice adesso il sindaco – sono pronto a presidiare l’hotspot con i miei assessori e con alcuni consiglieri comunali piazzando una tenda per supportare le forze dell’ordine e scongiurare altri allontanamenti perché la città non può permettersi un solo fuggivo. Pozzallo è sempre stata una città umana e accogliente, ma è necessario che siano garantiti i diritti di tutti, di chi viene accolto ma anche dei territori che li accolgono”. ADNKRONOS