Di Federico Giuliani – Mario Monti presiederà la Commissione per la Salute e lo Sviluppo sostenibile istituita dall’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’obiettivo della nuova commissione, si legge nell’annuncio, è quello di ripensare le priorità inerenti alle politiche da attuare “alla luce della pandemia” provocata dal nuovo coronavirus. Monti, presidente dell’Università Bocconi di Milano nonché ex premier italiano, ha detto di essere “onorato” per l’incarico.
Il ruolo di Monti
“Questa pandemia ha aggravato le disuguaglianze e le divisioni che stanno paralizzando le nostre società e impedendo il progresso verso lo sviluppo sostenibile”, ha sottolineato Monti. “Considero la decisione dell’Oms di istituire questa Commissione indipendente di alto livello come un passo progressivo verso la formazione di un approccio più efficace e integrato alla salute e al benessere, come una base per lo sviluppo sostenibile”, ha aggiunto il Professore.
Monti, ricordiamolo, è stato un grande paladino dell’austerity. Le sue politiche restrittive, in Italia, sono arrivate in una “particolare situazione” dove “non si poteva fare altrimenti”: queste le parole usate in un’intervista dall’ex premier per giusitificare il suo modus operandi. Eppure gli italiani si ricordano ancora dei vari disastri economici scaturiti dal suo governo. Ecco: il rischio è che Monti possa usare molto presto lo stesso iter anche nel guidare questa commissione. O peggio, che il Professore possa compiacere l’Europa consigliando ai vari governi raccomandazioni potenzialmente letali in un contesto così complicato.
Al netto della singolare idea di piazzare Monti a capo di una commissione del genere, qual è il ruolo della nuova creatura partorita dall’Oms? Per cercare di rispondere alla domanda dobbiamo leggere la nota pubblicata dalla stessa Organizzazione.
La commissione formulerà “raccomandazioni” sugli investimenti e le riforme “per migliorare i sistemi sanitari e di protezione sociale” dei vari Paesi europei. In altre parole, Monti e i suoi avranno il compito di esaminare gli elementi più rilevanti dai quali trarre delle conclusioni “dai mezzi posti in essere dai sistemi sanitari dei diversi paesi per rispondere alla pandemia Covid-19”. L’ex premier, incoronato dall’Oms, dovrà quindi consigliare all’Europa intera le mosse da attuare per uscire dalle sabbie mobili.
Entusiasta il ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, che all’Agi ha spiegato come questa commissione potrà dare un “contributo al rafforzamento di politiche sanitarie pubbliche e al coordinamento internazionale di queste azioni”. Il fatto che a guidarla ci sia Monti, non poteva che essere una “buona notizia”.
La composizione della commissione
Al di là dell’ex premier, la commissione sarà formata da ex capi di Stato e di governo, oltre che da scienziati, economisti, direttori di organismi sanitari e sociali, protagonisti del mondo economico e delle principali istituzioni finanziarie. Già fissata la prima riunione: il prossimo 26 agosto.
I lavori di apertura sono affidati a Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, e al direttore regionale per l’Europa dell’Oms, Hans Henri P. Klug. “Il nostro scopo – ha affermato Kluge -è mettere la salute in cima all’agenda politica nell’ambito degli obiettivi dello Sviluppo sostenibile e rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari e sociali nei 53 Stati membri della Regione europea dell’Oms”.
Dopo aver toppato clamorosamente all’inizio della pandemia, e aver contribuito a creare enormi disagi al mondo intero alternando consigli contraddittori, l’Oms, già nel mirino per il suo contributo alla causa Covid, ha provato a rimediare istituendo una commissione sui generis. La sensazione è che il rimedio ideato dall’Organizzazione di Zurigo avrà lo stesso effetto di un buco dell’acqua.