Treviso – Lo scorso sabato, dall’ex Caserma Serena era arrivata una richiesta alla Questura di Treviso per un intervento all’interno del centro migranti, dove si era scatenata una rivolta. Gli ospiti si erano ribellati alla possibile decisione da parte del sindaco di trattare la caserma come se fosse una zona rossa. Una misura tale da impedire qualunque scambio con l’esterno per limitare la diffusione del Covid. Coronavirus, 244 positivi nel centro migranti di Casier
L’idea di dover ancora sottostare al regime di quarantena aveva causato l’escandescenza di alcuni migranti, che avevano assaltato l’infermieria della struttura. A quel punto sono intervenuti i tre agenti della Questura di Treviso, che hanno tratto in arresto un 26enne del Gambia. L’uomo, dopo aver distrutto alcune attrezzature presenti all’interno dell’infermieria, aveva prima aggredito uno dei medici e poi minacciato gli agenti con una spranga di ferro.
Dopo pochi giorni da quell’episodio, uno dei tre poliziotti ha manifestato i sintomi tipici del contagio da Covid-19 e il tampone ha dato esito positivo. A quel punto è stata immediata la richiesta di tamponi anche per i suoi colleghi. Per loro, il primo test ha dato esito negativo ma quello successivo ha sovvertito il risultato. Ora sono in attesa dell’esito del terzo tampone ma intanto per loro è stata disposta la quarantena fiduciaria. L’ex Caserma Serena torna così al centro della cronaca dopo l’aumento esponenziale dei casi in una settimana, che hanno superato quota 250. […]
Francesca Galici – www.ilgiornale.it