Di Guido da Landriano – Quando Trump vinse le elezioni presidenziali del 2016 Soros probabilmente si rese conto di non poter raggiungere il proprio disegno globalista e di dominio con lo strumento delle elezioni democratiche, per quanto manovrate e malamente influenzate dai mass media. A questo punto, appresa la lezioni italiana dopo quanto era accaduto all’ultimo governo Berlusconi, George Soros ha iniziato ad interessarsi di elezioni normalmente viste come minori, quelli dei Procuratori Generali di città grandi e piccole. Negli USA i responsabili dell’accusa a livello cittadino o statuale sono eletti direttamente dal popolo e lui ha iniziato a riversare interessanti flussi per finanziare la campagna elettorale di questo o quel procuratore cittadino.
La mossa è stata vincente in quanto in molte città sono ormai presenti procuratori che manovrano la legge con molta disinvoltura ed a favore di una parte politica. Ad esempio il procuratore generale di New York, Laetitia James, ha iniziato ad indagare la NRA, l’associazione per la tutela del secondo emendamento e quindi a favore della diffusione del libero uso delle armi, fondata nel 1871. L’indagine non è legata a motivi morali, ma , seconda la James, all’uso scorretto dei fondi associativi fatto dalla direzione. La NRA è molto popolare ed è il principale finanziatore delle campagne elettorali dei Repubblicani USA.
Anche gli analisti di parte hanno visto nella mossa un uso estremamente strumentale della legge e Trump ha consigliato di trasferire la sede in Texas. inoltre i dirigenti dell’associazione hanno controquerelato la James e quindi tutto passa sul piano giudiziario. Però è evidente che Soros è andato a scuola da Palamara e dagli italiani ed ha compreso molto bene la lezione: se si vuole schiacciare un sistema democratico è meno complesso e costoso controllare il potere giudiziario, piuttosto che quello legislativo. Una lezione che in Italia stiamo imparando sulla nostra pelle. (scenarieconomici.it)
I signori di scenarieconomici, “dimenticano” che nella Primavera dell’89 Occhetto e Napolitano, vedendo i loro padroni sovietici sgretolarsi, andarono in USA a proporre la “via giudiziaria al comunismo” un colpo di stato di nuovo tipo, dove, invece dei Colonnelli c’erano i magistrati, appoggiati dai media e da una minoranza piazzaiola iperattiva.
Il golpe giudiziario contro la democrazia italiana era già pronto da anni, infatti Berlinguer “preparava” il terreno, insistendo sulla “questione morale” come se i compagni non fossero più corrotti e ladri di altri.
Comunque una volta in USA il PCI in transizione verso DEM, “vendette” l’idea ai colonizzatori americani, i quali furono ben lieti di schiacciare l’Italia “ribelle” di Craxi, di cancellare quel liberismo-misto, pubblico-privato, che era molto più umano, sociale, nazionalista ed efficiente, dell’anti-liberismo USA ormai trasformato il oligarchia monopolista.
Così gli USA diedero il via al golpe di “mani pulite”, dunque non è da oggi che oltreoceano conoscono la tecnica del colpo di stato tramite la magistratura.