Per la rubrica domenicale ”Monte Athos, Cristiani d’Oriente e d’Occidente”, il prof. Meluzzi affida l’amatissimo popolo dei cristiani libanesi alle preghiere di san Charbel Makhlouf.
Amici carissimi di ImolaOggi e di “Fatti e Disfatti”, la nostra rubrica domenicale, dedicata come sapete a pensieri di spiritualità con il titolo ”Monte Athos, Cristiani d’Oriente e d’Occidente” vuole sottoporvi al pensiero, alla memoria di un grande santo libanese, Charbel Makhluf, canonizzato da papa Paolo VI, santo per i cristiani d’Oriente e d’Occidente, venerato persino come grande guaritore, padre Pio del Medioriente, persino dai musulmani. Questo santo eremita, monaco maronita, ebbe un corpo incorrotto fino alla sua esumazione ed ha prodotto una miriade di miracoli, di guarigioni assolutamente inspiegabili che fanno parte di una grande tradizione spirituale e che, ricordandoci come sempre la fede che nulla è impossibile a Dio, oggi propongo al popolo libanese un messaggio di guarigione, di salvezza, di tolleranza e di dialogo.
Il povero schiantato, in questo momento, popolo libanese ha bisogno più che mai di lucidità cristiana di fraternità, d’incontro, di dialogo. In una guerra che incombe, in una distruzione terribile, noi affidiamo l’amatissimo popolo dei cristiani libanesi d’Oriente e d’Occidente alle preghiere di Charbel Makhluf, un grande santo di cui è conservata anche una reliquia, vicino alla mia terra, in Villanova d’Asti. E rivolgiamo a lui una grande preghiera perché la Vergine Maria, la Santissima Trinità vegli sul popolo libanese, sulle sue disgrazie, ma anche sulle sue gioie e sulla sua resurrezione, nel giorno della Domenica, dedicata alla Resurrezione del Signore.