ROMA – “Sul caso della mamma di Parma ho aperto un fascicolo per avere approfondimenti”. A dirlo, raggiunta dall’agenzia Dire, è la Garante dell’Infanzia della regione Emilia Romagna, Maria Clede Garavini.
La denuncia della mamma di Parma: “Io, trattata come una detenuta”
“La violenza istituzionale nel mondo dei nostri servizi esiste. Negli anni ‘70 erano gli Istituti o gli ospedali psichiatrici. Adesso non ci sono più Istituti e ospedali psichiatrici, ma ci sono istituzioni che non agiscono nel rispetto delle persone e nella giusta accoglienza dei singoli casi, che vuol dire in primis rispettare i diritti dei bambini, primo dei quali è il legame con i propri genitori. Bisogna ‘accogliere’ i casi per aiutare ad uscire dalla violenza intrafamiliare. Ricordiamo- ha voluto sottolineare- che la violenza contro le donne è violenza sui bambini”.
Quanto al sistema eterogeneo, non censito, senza statistiche ufficiali e precise sulle case famiglia, la Garante, condividendo che questo sia un tema urgente, ha aggiunto: “Sto visitando le comunità dell’anno scorso e riprenderemo a settembre”. AGENZIA DIRE