Fabio Duranti ed Enrico Michetti, Direttore di Gazzetta Amministrativa. (Radio Radio TV)
“Ieri al #Senato, il Presidente Conte, non potendo rinnovare l’emergenza per legge è andato in Parlamento. Ha fatto la stessa cosa che fece Orbán: ha chiesto i pieni poteri attraverso l’emergenza tramite il suo Parlamento. Per legge i 90 giorni sono scaduti e i 60 giorni successivi erano già stati assorbiti abusivamente. Un’emergenza così estesa non c’è mai stata.
L’emergenza prevista dalla Costituzione era legata al sisma avvenuto perciò dinanzi un fatto conclamato dove gli strumenti ordinari dello Stato non sono in grado di fronteggiare l’emergenza. Stanno creando un precedente pericolosissimo perché la gente si crea un’abitudine a vedere l’eccezione straordinaria che diventa la regola. Quell’eccezione è pericolosissima, da quella nasce la dittatura, una violazione dei diritti fondamentali.
Orbán chiese i pieni poteri nel picco pandemico e tu, Presidente, stai chiedendo pieni poteri quando l’emergenza non c’è più. Perciò stai facendo peggio di quello che ha fatto #Orbán. Che sia un attentato alla democrazia è evidente, ma chi poteva fermarlo è il Parlamento.
Non c’è democrazia senza #Parlamento. Lì ci sono i nostri rappresentanti che non ci stanno rappresentando. Questo è di un cinismo e di una disonestà intellettuale. Il Presidente della Repubblica, con il massimo rispetto, avrebbe dovuto alzare la voce e noi glielo chiediamo ancora”.
i precedenti non contano niente. Le leggi le fa il Parlamento. Il codice civile ha preminenza sulle senteze, nn vieversa come certi furboni volevano farci credere. La costituzione ha preminenza sulle leggi e soprattutto sul cosiddetto presidente del consignlio dei ministi, che senza i ministri eletti dal Parlamento non presiede un bel “C”.