“Siglare accordi con Libia e Tunisia:
Siamo oramai arrivati a una situazione che non è più sostenibile. È imperativo attivarsi affinché vengano siglati con i governi di Libia e Tunisia accordi per regolare il pattugliamento congiunto nelle loro acque territoriali e le successive attività di sbarco all’interno dei loro confini. Non bisogna aver alcuna remora nell’applicare provvedimenti persuasivi anche a carattere economico qualora vengano opposte resistenze. Si tratta di un’emergenza, quella dell’immigrazione clandestina, che attiene anche a una questione di sicurezza nazionale dato che dalla Tunisia arrivano in Italia centinaia di ex ‘foreign fighters’ dell’ISIS. Per quanto concerne invece il fronte balcanico, bisogna applicare il regolamento di Dublino e rispedire immediatamente i clandestini in Slovenia e Croazia”.
È quanto dichiara l’ammiraglio Nicola De Felice poco fa, aggiungendo come, una volta rimpatriati i Migranti, “spetti all’ONU verificare chi effettivamente scappa dalla guerra (e quindi ha diritto a richiedere asilo politico) e chi invece migra per altre ragioni, riportandoli nei paesi di origine”.