Unità navali della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera hanno catturato un peschereccio tunisino che aveva sbarcato migranti sull’isola di Lampione, arrestando i cinque membri dell’equipaggio. Dopo aver ricevuto una segnalazione da personale in servizio all’Area Marina Protetta Isole Pelagie, testimone di uno sbarco sull’isola di Lampione, la Capitaneria di Porto di Lampedusa ha allertato il dispositivo di vigilanza marittima presente sull’isola, nel quale operano le unità navali della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera ed assetti aereonavali dell’Agenzia Europea Frontex.
Una vedetta della Sezione Operativa Navale di Lampedusa ha intercettato in acque territoriali il peschereccio segnalato, impedendone la fuga e riconducendolo in porto, mentre una motovedetta della locale Guardia Costiera ha recuperato i migranti abbandonati sull’isola di Lampione.
Gli accertamenti di polizia giudiziaria, effettuati dai finanzieri di mare in collaborazione con i colleghi della Tenenza della Guardia di Finanza di Lampedusa e del locale Ufficio Circondariale Marittimo, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Agrigento, hanno confermato che era effettivamente la barca utilizzata per trasportare illegalmente i migranti.I cinque tunisini sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, convalidato il 27 luglio dal Giudice per le Indagini Preliminari, e condotti in carcere ad Agrigento con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre il peschereccio è stato sequestrato. (Adnkronos)