Non passa giorno che nei nostri porti non approdano navi, con masse di presunti profughi. In questi ultimi giorni il fenomeno si è accentuato. Le nostre radio, le nostre TV, parlano di salvataggi, si parla puntualmente di persone “salvate”, ma da cosa? Certo vi sono stati anche casi di salvataggio, ma questo riguarda poche situazioni. La verità forse è diversa da quella che si dipinge.
Al riguardo il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto, ha dichiarato: “un numero impressionante di attività commerciali ha chiuso i battenti, milioni di italiani sono senza lavoro, milioni di pensionati sono alla fame, per i nostri giovani il futuro è sempre più incerto. Tanti Italiani dormono per strada ed una domanda viene spontanea: possiamo continuare a garantire, per un tempo indefinito, vitto, alloggio, vestiario, sanità , ecc., ad una massa enorme di persone ? Ad ogni ondata di presunti profughi diventa sempre più difficile collocarli. Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – ha continuato il leader del LI.SI.PO .- si è recata a Lampedusa, presumibilmente per riscontrare l’annosa problematica dell’emergenza sbarchi. La stragrande maggioranza dei cittadini ritiene che il nostro Paese abbia già fatto e dato tanto, troppo, per affrontare questa emergenza e che sia giunto il momento che questo Governo tuteli ancor più i propri confini.
Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso de Lieto – per l’ennesima volta si rivolge al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per chiedere la chiusura dei nostri porti con relativo blocco navale al fine di tutelare gli ITALIANI da possibili contagi del COVID-19 e fermare questa ”invasione”. Compito primario di ogni Governo a parere del LI.SI.PO. è quello di garantire con tutti i mezzi la sicurezza a tutti i cittadini.”
Roma, 21 luglio 2020 – COMUNICATO STAMPA