150 miliardi in fuga verso “lidi sicuri” (tedeschi) durante il lockdown

Tra marzo e giugno 2020 circa 150 miliardi di € hanno lasciato l’Italia durante il picco dell’emergenza pandemica diretti verso lidi più sicuri. La riapertura dell’economia e la normalizzazione dell’emergenza sanitaria non hanno però favorito il ritorno di questa liquidità, che resta impiegata all’estero. Il dato del saldo debitorio Target2 (T2) di Banca d’Italia riflette questa situazione: ora è a -536,2 miliardi, un record negativo assoluto, anche se il declino sembra essersi stabilizzato.

T2 è il sistema di pagamenti interbancari transfrontalieri dell’Eurozona. Il saldo netto T2 misura il debito/credito di una banca centrale nei confronti delle banche centrali nazionali (BCN) appartenenti all’Eurosistema; è una misura contabile aggregata dei flussi di liquidità da e verso l’estero a seguito di transazioni degli operatori finanziari nazionali. Il dato ci sta quindi dicendo che 150 miliardi hanno lasciato il Paese, ma non chiarisce ovviamente per quali ragioni né le destinazioni finali di queste somme.

Afflussi di liquidità in crescita verso la Germania -Se si passa a studiare la situazione in Germania (cfr. Figura 3) appare netta la prevalenza di afflussi di liquidità, un fenomeno che è paradossalmente accelerato dopo l’estensione della crisi sanitaria e l’implementazione di un lockdown nazionale. Appare chiaro il vantaggio di essere considerati un “porto sicuro” dalla comunità finanziaria internazionale.

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