“Luciano Benetton è la persona più onesta che abbia mai conosciuto”. Oliviero Toscani, storico fotografo della Benetton, commenta così le ultime vicende di Autostrade. L’altro ieri sera il governo ha trovato un accordo con il quale le azioni della famiglia Benetton scenderebbero tra il 10 e il 12%. Il governo ha salutato l’intesa – che prevede l’ingresso di Cassa depositi e prestiti come detentore del 33% delle azioni di Autostrade- come una grande vittoria. Ma il fotografo, nella vicenda che è l’epilogo del crollo del ponte Morandi scende in difesa della famiglia: “Conosco Luciano Benetton, lavoro con lui dal 1980 e fra tutte le persone con cui ho lavorato, tra lui e la sua famiglia non ho mai conosciuto persone più oneste. Ora non lavoro più per loro e sono libero di parlare, non ho vergogna e paura a dirlo. Non solo umanamente, ma professionalmente”.
E ancora: “Nel 2000 sono andato via per fare altre esperienze e sono ritornato nel 2016, perché Luciano voleva ristrutturare l’azienda perché aveva dei problemi – ricorda il fotografo – e negli anni l’ho visto fare delle scelte anche contro l’azienda ma sempre lungimiranti. Una di queste è stata quando lo Stato gli ha affibbiato le Autostrade, che non voleva nessuno. Nessuno si ricorda, ma nel ’99 le autostrade erano un disastro, nessuno le voleva. L’azienda andava bene, eppure lui e i suoi fratelli si addossarono Autostrade”.
La difesa di Benetton continua. Poi la polemica contro chi lo attacca: “Questo signore è nato povero, orfano povero, a 10 anni lavorava, non come la politica italiana di oggi fatta di nani e ballerine che decidono a chi addossare le gogne. Siamo un paese di vigliacchi”. Il fotografo, autore della celeberrima campagna United Colors, non si ferma, commentando quello che definisce un “linciaggio mediatico ridicolo” nei confronti della famiglia Benetton: ”È un’ingiustizia umana, Luciano Benetton 85 anni, ha un’integrità morale e una serietà indiscutibili”