Di Francesca Galici – La lotta per le pari opportunità è più viva che mai e a portarla avanti senza sosta è la pasionaria Laura Boldrini. L’ex presidente della Camera si è indignata contro il Partito Democratico, il suo partito, perché in sede di nomine nei collegi Agcom e Privacy non ha puntato adeguatamente su profili professionali femminili. Alla fine di una lunga giornata, segnata da minacce e proteste, su 8 posizioni da coprire sono state 3 le donne inserite, nemmeno una sponsorizzata dal Partito Democratico.
Elisa Giomi, professoressa e in area 5Stelle, e Laura Aria, Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo economico e sostenuta da Forza Italia, sono state nominate nell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Ginevra Cerrina Ferroni, area centrodestra e docente, è stata invece nominata nel collegio del Garante della Privacy. Nessun volto femminile in area PD è stato votato, perché il partito ha deciso di non puntare sulle competenze in rosa, scatenando l’ira di Laura Boldrini: “È come se ci fosse sempre qualcosa di prioritario, rispetto allo scegliere una donna preparata. Non possiamo sostenere la parità di genere e poi fare un’altra cosa“. Contattata dall’agenzia AGI, nella serata di ieri, Laura Boldrini ha espresso con ancora più chiarezza il suo pensiero: “Avrei voluto quattro donne e quattro uomini, come dovrebbe essere sempre, perché abbiamo abbondanza di donne qualificate. Questo senza nulla togliere agli uomini che sono stati eletti che hanno un profilo alto. Ma penso che il principio della parità debba guidare tutte le nomine ed è ridicolo ormai chi sostiene che tra le donne non vi siano presenze qualificate“.
Per Laura Boldrini è tempo di cambiare il meccanismo mentale degli italiani, perché solo così si potrà arrivare a una vera parità di genere. Il lavoro da fare è ancora tanto e lo sottolinea prendendo come esempio le task-force realizzata in piena emergenza Covid: “Le donne erano in prima fila, nelle corsie, nelle Rianimazioni, nei supermercati, nelle farmacie, ovunque. Ma poi, quando si è trattato di comporre le task-force, abbiamo dovuto accendere dieci riflettori e sollevare la voce perché si desse la giusta proporzione alle donne a quei tavoli di analisi e proposte“. […]