“Noi ogni anno produciamo ricchezza che viene aggredita, derubata dalla Ue, questi sono i fatti”. Lo dice Giorgia Meloni, parlando in Aula, dopo le comunicazioni di Conte in vista del consiglio europeo del 17 e 18 luglio. Meloni punta il dito contro l’Europa del “dumping fiscale, la vigilanza bancaria attenta sulle nostre banche, non su quelle tedesche, le iniziative predatorie della Francia contro le nostre aziende, e soprattuto una moneta unica che favorisce i tedeschi”.
“Confido nel fatto che arriverà presto il giorno in cui gli italiani potranno eleggere un governo degno di questo nome”, ha detto ancora Meloni aggiungendo: “Se saremo noi quel governo, costruiremo una Italia forte in una Europa giusta, contro quei nani politici così presi a contare gli spiccioli, da non rendersi conto che stanno devastando il sogno europeo”.
“Penso che se volessimo dire la verità dovremo riconoscere che gli aiuti europei sono in alto mare”, ha detto ancora Meloni aggiungendo che “le risorse non arriveranno prima del 2021 inoltrato, e dovremo ancora una volta chiedere il permesso alla Germania per spendere quelle risorse”.
“La Germania ha fatto fare il lavoro sporco ai Paesi frugali, e ora decide il nostro destino come fa dal 2011”, accusa Meloni, riferendosi a “Frau Merkel”.
Quanto al “Mes io non ho cambiato idea, vedremo se lo farà lei e il M5S “. “La ragione del Mes è politica, serve per attivare il controllo dei nostri conti pubblici. Con il Mes si decide l’assetto futuro degli equilibri europei”, conclude la leader di Fdi. adnkronos