Assalto all’ambasciata della Tunisia a Roma: ha scagliato sassi contro le finestre della sede diplomatica, mandandole in frantumi e rischiando di ferire le persone all’interno. Non pago, ha aggredito un dipendente che si stava recando al lavoro, puntandogli un coltello alla gola, procurandogli ferite ed escoriazioni sul corpo.
A bloccare l’uomo, un tunisino 22enne, sono stati gli agenti dell’Antiterrorismo della Digos, un equipaggio in servizio di controllo del territorio del commissariato di P.S. Porta Pia e un altro agente che, libero dal servizio e in transito nei pressi dell’Ambasciata al momento dei fatti, non ha esitato a intervenire tentando di fermare il soggetto, riuscendovi poi con l’intervento degli altri operatori sopraggiunti.
Il cittadino tunisino arrestato, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora, è accusato di reati di danneggiamento aggravato della sede diplomatica, lesioni aggravate in quanto commesse con l’utilizzo di armi, nonché di resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo, con precedenti per rissa e reati in materia di stupefacenti, è stato anche denunciato per porto d’armi ed oggetti ad offendere. Il coltello, del tipo da cucina, è stato sequestrato. Al momento del fermo, l’arrestato è stato trovato in possesso anche di uno zaino, al cui interno è stata trovata una copia del Corano.
Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria non sono emerse particolari motivazioni alla base del gesto, sulle quali si continua a lavorare, anche al fine di ricostruire la possibile rete relazionale allo stesso riconducibile. Fino a questo episodio, avvenuto mercoledì scorso, l’uomo non risultava noto al personale dell’Ambasciata. Al termine dell’udienza di convalida, l’arrestato è stato messo a disposizione dell’ufficio immigrazione. www.affaritaliani.it