Quarantena migranti, Lamorgese valuta di usare altre navi

Riunioni tecniche al Viminale dopo il caso dei 28 migranti risultati positivi al Covid-19 e sbarcati sulle coste di Roccella Jonica. Si lavora alla ricerca di una soluzione, dopo il grido d’allarme lanciato dalla governatrice Jole Santelli, che ha scritto al premier Giuseppe Conte chiedendo soluzioni immediate e minacciando, altrimenti, il divieto di sbarco sulle coste calabre.

Immediata la risposta del governo, con telefonate dei ministri competenti -Lamorgese (Interno) e Boccia (Affari regionali) – alla presidente della Regione, con tutte le rassicurazioni del caso. In queste ore ci sono contatti continui tra la regione Calabria, la Protezione Civile e il capo dipartimento immigrazione del prefetto di Bari. Si lavora, più in generale, a soluzioni che preservino le Regioni più a rischio sbarchi.

A quanto apprende l’Adnkronos da fonti del Viminale, sul tavolo ci sarebbe anche l’ipotesi di rendere disponibili delle navi ad hoc dove controllare i migranti in arrivo e isolare eventuali positivi, così da ‘schermare’ le popolazioni locali ed evitare qualsiasi tipo di rischio. Sulla falsariga di quanto avvenuto in piena emergenza Covid -nell’aprile scorso- per i migranti a bordo della Alan Kurdi, trasferiti su un traghetto Tirrenia dove hanno trascorso la quarantena in attesa di essere redistribuiti tra i paesi della Ue. (di Ileana Sciarra – adnkronos)

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