ONU: ogni giorno 33mila spose bambine

Dal rapporto sullo stato della popolazione, Contro la mia volontà, che ogni anno redige l’Unfpa, il Fondo delle Nazioni unite per la popolazione. Il fenomeno su cui si concentra l’analisi dell’organizzazione è quello dei matrimoni “infantili, precoci e forzati”: “Ad oggi in 57 Paesi solo il 55% delle donne sposate o conviventi tra i 15 e i 49 anni decide liberamente in merito a rapporti sessuali e ricorso a contraccettivi o a servizi di salute riproduttiva”.

I matrimoni tra minori sono vietati in tutto il mondo, ma ogni giorno se ne contano circa 33mila. Ad oggi ci sono circa 650 milioni di spose bambine, tra dieci anni la cifra potrebbe arrivare a 800 milioni. Dal punto di vista geografico i matrimoni tra minori sono diffusi in tutti il mondo, ma l’area in cui sono più numerosi e influenti in termini di percentuale è quella dell’Africa centrale e occidentale.

In America Latina e nei Paesi caraibici una ragazza su quattro è sposata o convive prima dei 18 anni. In India il fenomeno si è molto ridotto ma ancora rappresenta il maggior numero di casi al mondo, 4,1 milioni di matrimoni precoci nel 2017. Anche in questo caso, il reddito e la provenienza sociale influiscono sulla vita delle ragazze, che spesso vengono date in sposa da giovani perché le famiglie non siano poi costrette a pagare una dote più alta con l’età. È un mercato di corpi e di vite che si aggrava, dice l’Unfpa, quando ci sono crisi e conflitti.

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