L’Unione Europea utilizzerà “diversi strumenti” per aiutare le imprese che hanno “valore strategico” ad attraversare la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, ma non sosterrà “aziende zombie”. Lo spiega il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, ospite del 14esimo Brussels Wednesday Social, organizzato on line da Forum Europe. Gli aiuti di Stato approvati finora, osserva, hanno una “forte concentrazione in Germania”. In ogni caso “non saranno permessi per le aziende che erano zombie prima della crisi da Covid-19”. Ora il problema, continua Gentiloni, “sarà come reintrodurre un quadro più stabile di regole sugli aiuti di Stato. Abbiamo bisogno del nostro mercato unico, della concorrenza e non vogliamo trasformare l’economia europea in un’economia protezionista“.
“Ma – continua Gentiloni – sarà un processo graduale, che andrà di pari passo con l’entrata in vigore di nuovi meccanismi per proteggere le società dalle insolvenze”. Questi strumenti, spiega, arriveranno in “ottobre-novembre, e saranno anche mirati ai Paesi dove gli aiuti di Stato” sono stati erogati in misura “insufficiente”, a causa dello scarso spazio di manovra nei bilanci.
Gli aiuti andranno alle “imprese strategiche”, non necessariamente solo quelle grandi: “Può esserci un’impresa con soli 50 dipendenti che però ha un valore strategico – osserva Gentiloni – non possiamo permettere che falliscano solo perché lo Stato” in cui hanno sede “non ha la forza nel bilancio per intervenire”. Ci saranno “diversi strumenti” per aiutare le imprese, ma “non quelle zombie”, conclude. ADNKRONOS