Pagamenti ai presunti complici. Bonifici a modelle russe. Prelievo in contanti da 100mila dollari per «mance e spese di casa». Quando Jeffrey Epstein chiedeva di effettuare operazioni finanziarie, la filiale americana di Deutsche Bank, il più grande istituto bancario tedesco, non faceva molte domande né effettuava i controlli necessari su transazioni giudicate «sospette» e «ad alto rischio» per un cliente di cui erano noti i trascorsi legati a crimini sessuali. In un accordo giudiziale appena annunciato, la banca tedesca ha accettato di pagare una multa di 150 milioni di dollari al New York Department of Financial Services (Dfs) per chiudere l’inchiesta aperta nel 2019 sui rapporti bancari con il finanziere.
Come scrive www.ilsole24ore.com, il New York State Department of Financial Services ha spiegato che la banca tedesca è stata multata perché «non ha controllato in modo appropriato le attività bancarie condotte in nome» di Epstein dal 2013 al 2018.
A causa della mancata supervisione, «la banca ha approvato centinaia di transazioni per milioni di dollari che avrebbero dovuto portare a un controllo aggiuntivo, alla luce della storia di Epstein». Tra le transazioni, alcune riguardano pagamenti a persone accusate di coinvolgimento negli illeciti di Epstein. Sotto la lente sono finiti anche i rapporti di Epstein in cui ha fatto da tramite Deutsche Bank con le banche corrispondenti Danske Bank Estonia e Fbme Bank.