Di Euronews – La disoccupazione nell’Unione europea ha raggiunto il livello più alto degli ultimi otto mesi, ma sarebbe ancora inferiore a quanto temuto. Le misure per contenere la pandemia, introdotte in molti Paesi, hanno (per così dire) limitato il passivo, proteggendo in parte il mercato del lavoro europeo dagli strali della crisi economica dovuta al Covid. A maggio, il tasso di disoccupazione nell’Unione era pari al 6,7%, rispetto al 6,6% del mese precedente.
Le recenti perdite dei posti di lavoro in Europa hanno colpito soprattutto le donne: il tasso di disoccupazione è tuttavia rimasto stabile per gli uomini. L’allarme giunge dall’Organizzazione internazionale del lavoro, per la quale si temono tempi ancor peggiori.
Il capo dell’Organizzazione internazionale del lavoro, Guy Rider, spiega questa tendenza.
“Le donne sono concentrate nei settori più colpiti dalla pandemia – dice – sono assai rappresentate nel lavoro domestico, nei settori della sanità e dell’assistenza sociale in prima linea, ed il peso delle cure non retribuite è stato intensificato dalla pandemia. Quindi, corriamo il rischio di perdere i margini, seppur modesti, nell’uguaglianza di genere che abbiamo livellato negli ultimi anni”.
La Banca centrale europea afferma che il tasso di disoccupazione nella zona Euro potrebbe salire al di sopra del 10% nel terzo trimestre di quest’anno.
In concidenza di graduali revoche alle restrizioni, dozzine di aziende europee hanno già preannunciato tagli immediati.
“Nuovo patto sull’immigrazione nel 2020 per colmare le lacune del mercato del lavoro”