Elis Gonn, la donna che ieri ha accoltellato il titolare di un bar in via San Donato 82 accusandolo di averle fatto delle avances durante il colloquio di lavoro, e un’attivista femminista che diceva di odiare gli uomini. Nel 2018 era stata condannata dal tribunale di Managua per l’aggressione di un sacerdote nella capitale del Nicaragua. Il 5 dicembre 2018 aveva lanciato dell’acido solforico contro il vicario della cattedrale metropolitana di Managua Mario Guevara, mentre nella chiesa si stavano svolgendo le confessioni e dei riti di esorcismo. Alla polizia, dopo l’arresto, aveva dichiarato di essere stata indotta dal diavolo.
“Satana mi ha detto di uccidere qualcuno o avrebbe chiesto la mia vita in cambio”, aveva spiegato la donna, che aveva aggiunto anche di odiare gli uomini per via del suo orientamento sessuale. Alcuni fedeli l’avevano bloccata nella chiesa ma il sacerdote aveva subito ustioni causate dall’acido sul volto e sul corpo ed era stato ricoverato in ospedale.
Gonn era stata arrestata e, il 3 maggio di un anno fa condannata a 8 anni ma – secondo fonti di stampa nicaraguensi – era stata scarcerata ad agosto. Dopo la scarcerazione è tornata in Italia dove aveva ottenuto, anni prima, lo status di rifugiata come perseguitata in Russia per la sua appartenenza al movimento femminista e per il suo orientamento sessuale. Da tempo la donna risiede a Castiglione Torinese. https://torino.repubblica.it