Crisi coronavirus, Conte: attiveremo il Sure

ROMA, 26 GIU – “Ieri c’è stata una riunione in cui con i rappresentanti della maggioranza abbiamo iniziato a ragionare sul ventaglio di possibilità per i prossimi provvedimenti, ci aggiorneremo la prossima settimana. Quello Sure è un percorso già attivato, ritengo probabile che chiederemo di attivarlo. Sul Mes non è cambiato nulla, faremo di conto con il ministro Gualtieri e il Ragiooniere dello Stato”. Lo spiega il premier Giuseppe Conte rispondendo ad una domanda sull’intervista a La Stampa della cancelliera Merkel e in particolare sull’invito a usare tutti gli strumenti Ue in campo. (ANSA).

Il Sure è un grande bluff – –  di Stefano Fassina – – le risorse eventualmente trasferite allo Stato richiedente sono un prestito, quindi debito pubblico aggiuntivo, da ripagare.

Nella celebrazione, è stato anche omesso che ciascuno Stato dell’Ue deve dare garanzie irrevocabili, liquide e immediatamente esigibili alla Commissione affinché la Commissione possa emettere sul mercato i titoli necessari a raccogliere le risorse da prestare agli Stati in difficoltà. Nella narrazione, è poi saltato che la partecipazione al programma è su basi volontarie e che il programma parte soltanto quando tutti gli Stati membri mettono a disposizione della Commissione le garanzie necessarie.

Infine, non è stato chiarito che i tempi per l’attuazione del programma, date le difficoltà finanziarie di ciascun Paese membro, la richiesta unanimità nella messa a disposizione delle garanzie e le inevitabili procedure amministrative non sarebbero certamente rapidi.

In sintesi, per la fase più acuta della recessione e fino alla sua conclusione, potremo avere a disposizione, nello scenario ottimale ma altamente improbabile, qualche centinaio di milioni in prestito, sui quali risparmiare qualche milione di spesa per interessi, ma dopo aver impegnato 2 o 3 miliardi in garanzie “irrevocabili, liquide e immediatamente esigibili”.

Un affarone. Grazie Ms Von der Leyen! Torno a sottolineare che, se avessimo una banca centrale ordinaria, come la Fed, la BoI o la BoJ, ciascuno Stato potrebbe ottenere, subito e senza preliminare immobilizzo di garanzie, le risorse non solo necessarie, ma anche urgenti per il sostegno ai redditi delle famiglie.

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