“Io credo che la magistratura dimostrerà che qualcuno ha sottovalutato fin dall’inizio, era il periodo in cui la mattina qualcuno si svegliava e diceva aprite tutto, il pomeriggio rinsaviva e diceva chiudete tutto”. Così Vito Crimi, capo politico dei 5 Stelle, interviene a ‘Riparte Italia’ il tour virtuale del Movimento Cinquestelle che nella quarta tappa parla di Lombardia e sanità in merito all’emergenza coronavirus.
La decisione di chiudere del governo “forse ha salvato tante vite umane, quello che poteva fare la Lombardia e che altre regioni hanno fatto”, ricorda. Per Crimi da parte dei vertici della Lombardia c’è stata “veramente una gestione approssimata, sentire dire dopo dall’assessore alla Sanità che ha scoperto e studiato che lo poteva fare (le zone rosse, ndr), io dico se scopri una cosa del genere ti nascondi e sparisci, fai i bagagli, non stai li a vantarti di aver fatto tutto quello che era in tuo potere, dici ho sbagliato e te ne vai”.
Sulla mancata zona rossa nell’area di Alzano, “Si dice che ci siano state delle pressioni da chi non voleva la chiusura, io non ho ricevuto personalmente pressioni ma si respirava nell’aria questo desiderio di evitare il blocco totale delle attività per evitare conseguenze economiche che ci sono state e qui c’è stato il coraggio del governo di chiudere tutto”.
Crimi critica anche la gestione delle Rsa. “A me arriva dalla prefettura di Brescia il report dei contagiati: dal 16 al 30 aprile, il periodo in cui in tutta Italia si stava arrivando al crollo dei contagi, su 1289 contagiati in 15 giorni, 746 ossia il 60% era dentro le Rsa tra operatori oppure ospiti”. Una “mala gestione” che “non è un’operazione a gratis: la struttura privata che accoglie il paziente Covid viene pagata profumatamente con i nostri soldi”. Per Crimi “la sanità lombarda deve ripartire dal pubblico e dalla valorizzazione della rete territoriale che è stata smantellata nel tempo e che per questo non è riuscita a intercettare tempestivamente i segnali sul territorio”. ADNKRONOS
Non è stato casuale, bensì un calcolo politico per mettere in quarantena gli italiani!
Per altri versi è stata gestita pure politicamente la trasmissione pandemica del virus, anche in altri Paesi.