La Corte di appello del circuito di Washington D.C., negli Stati Uniti, ha sentenziato che il giudice federale che si occupa del caso Flynn deve accettare la richiesta del dipartimento di Giustizia di far cadere le accuse contro di lui.
Il dipartimento di Giustizia statunitense ha chiesto l’archiviazione per Michael Flynn, ex consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, ma il giudice Emmett Sullivan ha deciso di nominare un ex procuratore e giudice, John Gleeson, per valutare il caso e la possibilità di presentare nuove accuse di falsa testimonianza contro Flynn. Gli avvocati dell’ex consigliere di Trump si sono così rivolti alla Corte di appello.
Flynn si era dichiarato colpevole di aver mentito agli investigatori dell’Fbi nell’ambito dell’inchiesta sulle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016 e di averlo fatto anche con il vicepresidente Mike Pence, ma nel corso del tempo ha cercato di combattere le accuse e di ritirare la sua ammissione di colpevolezza, affermando di non aver mentito. Secondo il dipartimento di Giustizia, l’interrogatorio di Flynn era illegittimo e le sue dichiarazioni false, per questo motivo, non costituirebbero reato. (askanews)