Parigi – Due statue legate all’era coloniale francese sono state imbrattate con pittura rossa durante le manifestazioni per demolire monumenti commemorativi di personaggi accusati di avere legami con la schiavitù o il colonialismo.
Una delle statue imbrattate con vernice rossa è quella di Voltaire, un importante filosofo e scrittore dell’Illuminismo francese, accusato di dovere parte della sua fortuna al commercio dell’era coloniale.
L’altro monumento è quello Hubert Lyautey, un generale che prestò servizio in Marocco, Algeria, Madagascar e Indocina quando erano sotto il controllo francese, e in seguito fu ministro durante la prima guerra mondiale.
Altri monumenti francesi sono stati presi di mira durante il fine settimana, anche nella città settentrionale di Lille, dove le parole “colonizzatore” e “assassino” sono state dipinte sul basamento di una statua di Louis Faidherbe, un generale del 19 ° secolo ed ex governatore del Senegal.
Le azioni sono scaturite dalle crescenti richieste degli attivisti antirazzisti di abbattere i monumenti che onorano i personaggi storici che avrebbero avuto un ruolo nel commercio degli schiavi o nel colonialismo, sulla scia delle proteste globali provocate dalla morte di George Floyd nel Stati Uniti.
Protesters daub Paris statues of Voltaire, French colonial-era general in red paint https://t.co/CbcN4oaNlZ pic.twitter.com/cLg0cgIp42
— FRANCE 24 (@FRANCE24) June 22, 2020
Ci mettano la faccia coloro che dell’uccisione del Floyd hanno fatto pretesto antirazzista per scatenare le piazze e perpetrare deliberatamente un attacco alla memoria della nostra Civiltà.
È evidente il disegno e nulla ha a che fare con la sbandierata questione razziale e le sue epurazioni dei simboli della nostra Storia.
Il respiro fetido del NWO ci sta sul collo, ed è tempo di snidarne i responsabili.