‘Ndrangheta e business migranti, condannato a 14 anni ex parroco di Isola Capo Rizzuto

Una condanna a 14 anni e 6 mesi di reclusione è stata inflitta dai giudici del Tribunale di Crotone a don Edoardo Scordio, l’ex parroco di Isola Capo Rizzuto e correttore spirituale della Misericordia, a conclusione del processo scaturito dall’operazione della Dda di Catanzaro denominata ‘Johnny’ che nel maggio del 2017 ha portato alla luce le ingerenze della cosca Arena nella gestione del Centro di accoglienza per migranti e nell’economia del territorio di Isola Capo Rizzuto.

Complessivamente sono state indagate 124 persone. L’operazione ha fatto registrare 68 arresti tra cui quelli ‘eccellenti’ dell’ex governatore della Misericordia, Leonardo Sacco (condannato a 17 anni e 4 mesi nel processo con rito abbreviato) e del parroco di Isola Capo Rizzuto, don Edoardo Scordio entrambi accusati di associazione mafiosa. L’accusa era rappresentata dal sostituto procuratore della Dda Domenico Guarascio che aveva chiesto per Scordio la condanna a 18 anni di reclusione. affaritaliani.it

Il centro di accoglienza e la Misericordia erano il bancomat della Mafia
L’inchiesta “Jonny” e i tentacoli del clan Arena sulla gestione dei migranti. Disse il comandante del Ros : “Quel centro era divenuto il bancomat della mafia”.

129 immobili, 46 abitazioni, un residence, 4 ville, 9 garage, 6 depositi, 6 negozi, terreni, 81 autovetture, 27 autoambulanze, 5 imbarcazioni, 15 società nel settore agricolo, nella ristorazione, turismo, edilizia, prestazione di servizi. Il centro di accoglienza e la Misericordia erano il bancomat della Mafia.

Il centro di accoglienza e la Misericordia erano il bancomat della Mafia