Procuratori contro. A pochi giorni dall’appello del presidente Mattarella, il procuratore generale di Firenze Marcello Viola ha presentato ricorso contro la nomina a procuratore di Roma di Michele Prestipino.
Viola, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impdiduglia, ha impugnato davanti al Tar del Lazio i provvedimenti con i quali Prestipino è stato nominato a capo della Procura lo scorso marzo. Con il ricorso, gli avvocati Rubino e Impiduglia, sostengono «che il Csm, da un lato ha ammesso come fosse acclarato il ‘mancato coinvolgimento’ di Viola rispetto al procedimento di Perugia e che lo stesso fosse ‘parte offesa rispetto alle macchinazioni o aspirazioni di altrì, ma dall’altro lato ha illegittimamente revocato l’originaria proposta a favore di quest’ultimo e, senza esternare alcuna motivazione idonea a giustificare tale cambio di indirizzo, non ha formulato nei suoi confronti alcuna nuova proposta».
«Con il ricorso, si è, altresì, sostenuto – spiegano i due avvocati – che il Csm avrebbe valorizzato, in modo decisivo, il radicamento territoriale del dottor Prestipino Giarritta e la conoscenza da parte di quest’ultimo del contesto di riferimento della Procura di Roma, senza condurre correttamente il giudizio comparativo e omettendo di valutare i numerosi titoli e le importanti esperienze vantate dal dottor Viola».
Inoltre, con il ricorso gli avvocati ti Rubino e Impiduglia «citando specifici precedenti giurisprudenziali del Tar e del Consiglio di Stato hanno sostenuto che il Csm avrebbe errato nel ritenere prevalente il profilo del dottor Prestipino Giarritta nonostante lo stesso avesse svolto solo funzioni semidirettive (quale Procuratore Aggiunto presso le Procure di Reggio Calabria e di Roma) a fronte delle funzioni direttive svolte dal dottor Viola (che è stato Procuratore della Repubblica a Trapani ed è attualmente Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze)». «Si è, infine, sostenuto che il Csm avrebbe errato nel ritenere prevalente l’esperienza del dottor Prestipino Giarritta in materia di criminalità organizzata, senza tenere adeguatamente conto delle esperienze del dottor Viola quale Procuratore della Repubblica di Trapani (ossia un territorio con una radicata presenza di complesse strutture criminali di tipo mafioso), quale componente della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo di e quale gip presso il Tribunale di Palermo. Nei prossimi mesi si terrà innanzi al Tar Lazio l’udienza di discussione del ricorso», concludono. www.ilmessaggero.it